Abbiamo ricevuto dalla Curia vescovile di Ancona un invito a promuovere gli incontri della rassegna Le giornate dell’anima, che possono aiutarci ad aprire la nostra mente a riflessioni profonde e fondamentali nella vita dell’uomo.

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Pubblichiamo volentieri il comunicato stampa che la redazione di Presenza, quindicinale della diocesi di Ancona, ci ha fatto pervenire:

“Da alcuni anni (quattro per la precisione) il mese di maggio è caratterizzato dallo svolgimento delle “Giornate dell’anima”, l’originale Festival di cultura e spiritualità che invita filosofi, teologi, scienziati, economisti e scrittori a interrogarsi sull’anima in senso metafisico o metaforico, ma in ogni caso come ciò che è proprium dell’umano e della sua umanizzazione.

A differenza delle concezioni naturalistiche, che risolvono e dissolvono l’uomo nella natura, la concezione umanistica rivendica all’uomo la sua “eccedenza” rispetto alla natura, ed è ciò che ne fa la “differenza”, pur diversamente intesa. Le quattro conversazioni, che si terranno in altrettanti pomeriggi dei venerdì di maggio2016, proporranno riflessioni rispettivamente sulla misericordia come bisogno dell’anima inpapa Francesco (relatore Giancarlo Galeazzi), sull’anima tra filosofia e teologia (relatore Massimo Cacciari), sull’anima alla luce del nuovo umanesimo (relatore Nunzio Galantino) e sull’anima con riferimento all’Europa (relatore Giacomo Vaciago).

I quattro appuntamenti si collocano in quattro sedi diverse e precisamente il primo nella Sala San Francesco ad Osimo, il secondo nell’Aula magna d’Ateneo a Monte Dago di Ancona, il terzo nel Ridotto del Teatro Le Muse di Ancona e, infine, il quarto nell’Aula A della Facoltà di Economia di Ancona.

Ciascuno dei quattro pomeriggi (con inizio alle ore 18) sarà introdotto e coordinato da Giancarlo Galeazzi e concluso dal cardinale Edoardo Menichelli, al quale si deve l’ideazione di questo Festival, che si affianca con una sua specificità ai Festival religiosi che si tengono un po’ in tutta Italia e alle molteplici iniziative promosse dal Progetto culturale della Chiesa Italiana, nonché alle significative iniziative di confronto nell’ambito di note Istituzioni dialogiche: tutte iniziative che, in modo diversi, testimoniano il comune interesse per le questioni religiose svolte in chiave culturale e spirituale.

In tale ottica, il Festival di Ancona s’incentra su una categoria -quella di anima- cui negli ultimi tempi si va prestando una crescente attenzione in ambito scientifico con le neuroscienze, in ambito teologico in chiave soteriologica, in ambito filosofico con le teorie della mente, fino a prendere in considerazione l’anima in senso traslato dal punto di vista politico, economico e sociale. I diversi approcci sono finalizzati a evidenziare la necessità di “animare” le persone e la società, in modo che si possa “coltivare l’umano nell’uomo”. Questo il titolo dato alla quarta edizione delle “Giornate dell’anima” che invitano così ad operare una sollecitante ricognizione, con cui -sottolinea il Cardinale- non si vuole affatto catechizzare, bensì sensibilizzare a una problematica che ha una valenza non solo religiosa ma anche laica, come mostra chiaramente l’attenzione che ad essa vanno prestando studiosi di diversa formazione e connotazione; l’obiettivo è quello di interrogarsi sull’anima per andare al cuore di una antropologia che sia effettivamente rispettosa della “eccezione umana”.

Significativo è il fatto che le “Giornate dell’anima” promosse dall’Arcidiocesi di Ancona in occasione della festa patronale di san Ciriaco (4 maggio) in aggiunta alle celebrazioni liturgiche e alla manifestazioni civili, si avvalgano della collaborazione della Regione Marche, del Comune di Ancona, dell’Università Politecnica delle Marche, del Polo marchigiano dell’Università Lateranense, del Servizio per il Progetto culturale, della Società Filosofica Italiana di Ancona: collaborazioni che segnalano un progetto condiviso al servizio della persona e della città.”